Usufrutto: sai cosè? – Rosso Mattone Case

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Usufrutto: sai cosè?

L’usufrutto di una abitazione attribuisce a chi ne è titolare la possibilità di godere dell’immobile altrui, nei limiti della destinazione economica del bene. L’usufruttuario ha il possesso di un appartamento di proprietà di un altro soggetto e può utilizzarla ma non può trasformare la destinazione d’uso dell’alloggio.

Ovvero il proprietario che concede in usufrutto un’abitazione mantiene su di essa la nuda proprietà: ovvero conserva la proprietà dell’immobile, ma ne trasferisce il possesso all’usufruttuario.

L’usufrutto si estingue alla scadenza del termine stabilito, se il diritto non viene esercitato per 20 anni, per la riunione dell’usufrutto e della nuda proprietà nella stessa persona.

NUDA PROPRIETÀ: tutto quello che devi sapereL’usufrutto ha durata massima uguale alla vita dell’usufruttuario medesimo e non può essere trasmesso agli eredi.

Alla morte dell’usufruttuario il possesso tornerà al nudo proprietario.
Nel caso in cui l’usufrutto sia attribuito a una persona giuridica la durata massima è di trent’anni.

Il titolare dell’immobile continua a disporre dell’immobile, ben potendo decidere di venderlo. L’atto di compravendita non elimina l’usufrutto: chi compra l’alloggio manterrà la nuda proprietà fino al termine di scadenza dell’usufrutto. Quando si estingue l’usufrutto il compratore nuovo proprietario acquisisce l’integrale diritto di proprietà.

Sta prendendo piede anche come forma di investimento immobiliare per chi ha del denaro a disposizione, col vantaggio di non far figurare l’immobile tra i cespiti da dichiarare nei redditi.

E’ infatti l’usufruttuario, quale possessore dell’immobile, a dover versare le tasse concernenti l’immobile; il nudo proprietario non deve attestare nulla circa il suo “status” nella sua dichiarazione dei redditi.

Il titolare del diritto di usufrutto può cedere il proprio diritto ad un soggetto terzo, dandone notifica al proprietario o mettere in locazione l’immobile godendo del corrispettivo del canone.

Il titolare di usufrutto è tenuto a utilizzare l’abitazione con la diligenza del buon padre di famiglia e farsi carico delle spese di custodia, amministrazione, manutenzione ordinaria e di tutte le imposte sul reddito.

Il proprietario dell’abitazione concessa in usufrutto è tenuto a sostenere le spese straordinarie previste dal condominio  e a pagare le imposte che gravano sulla nuda proprietà.

L’usufruttuario, poiché ha il possesso dell’immobile, è tenuto al pagamento dell’IMU, salvo che adibisca l’abitazione a prima casa.

L’IMU di una casa in usufrutto spetta a colui che ne gode e non ai loro proprietari.

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