Impianto fotovoltaico, quando conviene? – Rosso Mattone Case

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Impianto fotovoltaico, quando conviene?

Sentiamo parlare spesso di impianto fotovoltaico “ad uso domestico”. Sappiamo quando conviene? Cerchiamo in breve di darci delle risposte.

In particolare dobbiamo chiederci quanta energia producono gli impianti fotovoltaici, quanto sono grandi e quanto permettono di risparmiare e soprattutto a chi devono servire.

PixabayI tecnici spiegano che investire su un impianto fotovoltaico conviene quando i consumi annuali sono superiori ai 2.500/3.000 kWh e se l’intenzione è quella di rimanere nell’abitazione dove si intende installarlo per diversi anni. Il rischio per chi non è certo di restare a lungo dove è stato fatto l’impianto è di non recuperare neppure l’investimento iniziale.

Un consiglio che troppo scontato sembra non essere, visto le risposte avute in alcune interviste dai “possessori” di impianti fotovoltaici, è quello di ricordarsi di spostare tutti o la maggior parte dei consumi nelle ore di sole, così viene massimizzato l’autoconsumo istantaneo dell’energia prodotta dall’impianto.

Per quanto riguarda il risparmio e i tempi di ammortizzamento, dipendono anche dall’impianto. Per un impianto da 3 kW “a fronte di un investimento stimato di 7.000 euro (3.500 con lo sconto in fattura) e un autoconsumo stimato nel 33% nel consumo da 2700 KWh e del 37% per il profilo da 3500 kWh, il ritorno economico potrebbe esserci fra 8 e 10 anni (per quest’ultimo tipo di consumo) e tra 10 e 12 per un consumo inferiore”.

Se si prende in considerazione un impianto con fotovoltaico e accumulo, i tempi per ripagare l’investimento si fanno più lunghi. In questo caso, “a fronte di un investimento stimato di 11.000 euro (5.500 con lo sconto in fattura) e un autoconsumo stimato nel 46% nel consumo da 2700 KWh e del 54% per il profilo da 3500 kWh, il ritorno economico potrebbe esserci dopo 15 anni (per quest’ultimo tipo di consumo) e oltre i 20 per un consumo inferiore”.

L’Agenzia delle Entrate ha ricordato che tra gli interventi “trainati” per i quali si può beneficiare del superbonus rientra, a determinate condizioni, anche l’installazione di impianti solari fotovoltaici connessi alla rete elettrica su determinati edifici. In tale ipotesi l’ammontare complessivo delle spese ammesso alla detrazione è pari a 48.000 euro per singola unità immobiliare e comunque nel limite di spesa di 2.400 euro per ogni kW di potenza nominale dell’impianto solare fotovoltaico. Tale limite di spesa è ridotto a 1.600 euro per ogni kW di potenza nel caso in cui l’installazione di impianti solari fotovoltaici “sia contestuale ad un intervento di ristrutturazione edilizia, di nuova costruzione o di ristrutturazione urbanistica”, come spiegato dalla circolare n. 24/E del 2020.

Quindi tra aumenti della materia prima, i costi vivi e burocratici dell’impianto e l’idea teorica di una “green house” prima accendiamo il cervello per capire se conviene alle nostre famiglie.

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