La pandemia ha cambiato lo scenario in cui si sta muovendo chi è interessato ad acquistare una casa, perché il lockdown ha fatto emergere nuove esigenze ( o per meglio dire esigenze latenti) e la necessità di avere maggiori spazi. Lo smart working, per esempio, non solo ha spinto molti lavoratori a inventarsi l’angolo ufficio nella loro casa, ma ha anche risvegliato la domanda per la casa vacanza.
Proprio per questi motivi, in Italia anche dopo la pandemia è il trilocale la tipologia di abitazione più ricercata nelle grandi città, con un lieve aumento della concentrazione delle richieste tra gennaio e luglio 2020, dopo il picco dell’emergenza sanitaria. Anche negli anni scorsi è sempre stata la tipologia più apprezzata, ma adesso ancora di più, alla luce del desiderio di molti acquirenti di avere uno spazio più ampio.
Rispetto a gennaio è evidente un aumento significativo di questa percentuale, indicata all’inizio dell’anno al 40,6%. Tra le preferenze degli italiani seguito il quattro locali e poi il bilocale. Risultano invece in leggera contrazione la richiesta delle altre tipologie.
In questo quadro fa eccezione Milano, dove il bilocale si conferma la tipologia più richiesta. La piazza meneghina, tuttavia, presenta alcuni segmenti di mercato stressati e prezzi decisamente superiori alla media nazionale e questo spinge chi è interessato all’acquisto verso tagli più piccoli. C’è tuttavia da rilevare una leggera diminuzione della percentuale dei monolocale per effetto del rallentamento della domanda per investimento a causa degli effetti derivati dalla pandemia da coronavirus.
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