
Normalmente è l’acquirente a sostenere le spese notarili relative all’atto di compravendita di una casa. Ci sono dei casi in cui anche il venditore è tenuto a pagare delle spese in fase di vendita.
L’onorario del notaio dipende dal valore dell’atto, dalla pratica e dalla sua complessità e va concordato col notaio. Una raccomandazione mi sento di farla, che poi vale un pò per tutto, scegliete il notaio sulla base del rapporto di fiducia e non SOLO sulla base economica. Normalmente accade che il notaio venga scelto dalla parte acquirente per cui nella normalità dei casi (ma per volontà delle parti può non essere così) è l’acquirente che paga il dovuto al notaio.
Ecco, però che a volte si ignora che anche il venditore dovrà sostenere delle spese in fase di vendita
Per esempio:
- La trascrizione della accettazione tacita della eredità, quando il bene proviene da una successione
- La plusvalenza forfetizzata al 26% ove non preferisca pagarla direttamente in sede di denunzia dei redditi (e sempre che ne ricorrano i presupposti) per rivendita della casa prima di 5 anni ad un prezzo maggiore rispetto all’acquisto
- L’attestato di prestazione energetica che ha validità di 10 anni, se non ci sono modifiche che interessino l’efficientamento energetico passivo e attivo dell’immobile
- Eventuali aggiornamenti urbanistici
- La eventuale rettifica dell’atto di provenienza dei dati catastali o anagrafici. E’ necessità che il notaio verifichi che gli intestatari catastali siano gli stessi inseriti nei registri immobiliari.


