
A volte vengo contattato da proprietari di casa che hanno intenzione di venderla, e ricevo questa domanda: “Giuseppe se vendo casa cosa deve pagare?” Provo a fare una sintesi. Nulla, è la risposta che mi viene da dire, condizionata a dei “se”. Se la documentazione della casa è correttamente evasa. Se invece ci sono documenti mancanti o da aggiornare – conformità, agibilità, catasto o certificazione energetica – tutti obbligatori e necessari a concludere l’atto di rogito, sono a carico del proprietario. Ci sono poi dei casi particolari, per esempio quando si eredita una casa o nel caso in cui la vendita crei una plusvalenza. Inoltre non per la domanda fatta, ma se l’iter di vendita viene seguita e gestita da un agente immobiliare ci sarà una provvigione concordata.
Aggiungo che può essere utile per migliorare l’aspetto della casa e aumentarne il valore qualche spesa a livello estetico, vedi imbiancatura.
Le spese notarili sono a carico dell’acquirente:
- nel caso in cui il venditore sia un privato, deve sostenere il pagamento di 50 euro per l’imposta catastale e per l’imposta ipotecaria, mentre l’imposta di registro è in misura proporzionale del 9% del valore catastale dell’immobile, con un valore minimo di 1000 euro;
- se il venditore fosse un’impresa, e la cessione è soggetta a Iva, l’importo da pagare è relativo a 200 euro per l’imposta di registro, catastale ed ipotecaria, con Iva al 10% o al 22% per abitazioni di lusso.
Nel caso in cui la casa venga venduta dopo 5 anni dall’acquisto, il proprietario non ha l’obbligo di pagare plusvalenza nemmeno nel caso in cui avesse ottenuto agevolazioni fiscali. Viceversa, è necessario il pagamento di una tassazione ordinaria con percentuali in base al reddito, o valutare l’imposta sostitutiva al 26%, incassata dal Notaio. Inoltre, vengono perse le agevolazioni ottenute, ed è previsto il versamento delle imposte non pagate al primo rogito, inclusi gli interessi.
I casi in cui il venditore è esente dalle tasse sono i seguenti:
immobile acquistato da più di 5 anni o la casa in vendita è l’abitazione principale (prima casa), casa ricevuta per successione ereditaria oppure se l’immobile è stato ottenuto tramite donazione e sono trascorsi più di 5 anni non è obbligatorio il pagamento delle imposte.
Chi vende casa non deve fare il 730, l’importo ottenuto dalla vendita non va dichiarato nel 730: le imposte sulla plusvalenza devono essere pagate direttamente al notaio.


